La Storia

Le radici storiche a cui il gruppo sbandieratori San Gemini si rifà, trovano il suo fondamento nella figura del vessillifero, cioè quel combattente di epoca medioevale, che aveva il compito di tenere alta e ben visibile il simbolo o la bandiera, quale guida per i combattenti nella battaglia e strumento atto a stimolare ed incentivare alla lotta.

La cittadina di “Casventum”, ora San Gemini, posta sulla via Flaminia e quindi sulla strada più importante che collegava la città di Roma con i paesi del nord, era considerata un castello a difesa della città eterna e quindi votato alla belligeranza.

Per questo motivo era molto sviluppata l'arte della bandiera che, nei momenti di non belligeranza, quando tale attività non serviva allo scopo, si trasformava in uno spettacolo da offrire agli ospiti per allietare le feste, i tornei, o per magnificare il valore di una casata, di un regnante o di un capitano del popolo.

Per tali premesse è stato inevitabile che le manifestazioni ed i festeggiamenti di carattere religioso poste in essere per il Santo Patrono assumessero i tratti di una manifestazione di carattere storico della durata di 15 giorni, ambientata nel medioevo.

La rievocazione culmina nella seconda domenica di ottobre, con la proposizione di un torneo cavalleresco di epoca medioevale, denominato Giostra dell'Arme, ed è in questo ambito che nel 1974 nasce il gruppo sbandieratori di San Gemini.

Inizialmente è grazie al Rione Rocca che si forma un primo gruppo di ragazzi animati da un forte spirito di aggregazione e da un innato entusiasmo, danno vita al Gruppo Sbandieratori “Casventum”.
Successivamente si rende autonomo, e assunta la denominazione di Gruppo Sbandieratori San Gemini, intraprende un cammino che lo porterà dapprima ad una intensa attività a livello nazionale, esibendosi in tutte le regioni Italiane e poi a varcare i confini nazionali, fino a farsi conoscere ed apprezzare anche nelle maggiori capitali Europee, oltre poi a raggiungere numerosi successi a livello internazionale, con esibizioni in Australia, Giappone, Israele e numerose trasferte negli Stati Uniti d’America.

Oltre ad aver salvaguardato e sviluppato l’antica arte della bandiera, facendola conoscere ed ammirare in numerose manifestazioni, un ulteriore merito è stato quello di essere riuscito ad aggregare molte generazioni di ragazzi che hanno definito questa esperienza quale importante tappa per la loro formazione e crescita personale.